Vivere l'esperienza

Il Gruppo di lavoro con Laura

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di Cinzia Galletto

Cosa avviene durante una serata condotta da Laura Sergi in un incontro di Gruppo?

In queste poche righe cerco di trasferire ciò che ho provato e tento di condividere con voi l’emozione e il significato di questo stimolante incontro che, se non l’avete ancora fatto, consiglio di provare ad ognuno di voi.

Gioco di ruoli e storie di emozioni, scambi di volti e immagini di se. Ci sono sguardi che cercano e indagano nella mente e nell’anima. Tutti e ognuno nel gioco della vita per scambiare sofferenze e paure con gioia e nuovo entusiasmo. Si aprono sentieri che portano a scoprire chi già siamo, ma a volte nel traffico veloce della quotidianità, dimentichiamo di essere.

Ecco che l’incontro insieme di una sera, serve a fermare la corsa e soffermarsi sull’attimo. Occorre dimenticare il pensiero entrare in un linguaggio fatto di simboli ed emozioni per superare e vincere prima di tutto se stessi. Il concentrarsi nel presente concede al flusso delle emozioni e delle sensazioni di esprimersi e parlare al nostro cuore.

un momento nel lavoro di gruppo con Laura

Arcobaleni di emozioni nel puzzle della vita, fra gioco e immagini di se’ la serata continua. Elefanti e farfalle, stati d’animo contrastanti si rincorrono entrano ed escono da ognuno di noi. Soggettivo ed oggettivo le barriere s’infrangono in un fluire infinito.

La mia storia diventa la tua storia, il tuo volto e il mio sguardo vanno oltre e scendono in profondità. La danza della vita prende possesso nei nostri corpi che, animati solo dalle emozioni, aprono spiragli risolutivi su relazioni e rapporti in un immenso sentire, che travalica l’essere tu o io e si esprime in un continuo fluire, in un indistinto “noi”. La ragione lascia il posto all’immaginazione, al pensiero si sostituisce l’emotività.

Nel gruppo ci si mette in gioco. Tu lo fai per te e per gli altri, servitore e protagonista i confini si confondono le paure si affrontano mentre l’energia inesorabilmente fluisce. I ruoli si scambiano e prendere la distanza da una parte di sé dà la possibilità di riconoscere la paura e la rabbia che ci abitano a volte come inconsapevoli frutti di antichi condizionamenti, che forse nemmeno ci appartengono.

La storia di ognuno diventa il racconto di tutti. Intrecci di tempi, di spazi e di sguardi lasciano che, per una strana alchimia, emergano le emozioni più profonde, a cui non sapevamo dare un nome, mentre ora si stagliano chiare e nitide, lì davanti a noi.

“Tutto quello che serve lo abbiamo dentro” ripete Laura mentre grazie alla sua sapiente regia muove persone e da’ voce alle loro anime. Attori, comparse e protagonisti hanno adesso tutti la stessa possibilità di essere al centro, in un vortice di emozioni che, liberate dalle loro gabbie d’inconsapevolezza, rivelano antri di noi ancora inesplorati.